25 ottobre 2010

Un piovoso Lunedì


Mi metto nei miei panni. Clicco qui  e leggo questo post. 
Una giornata nuvolosa, che offre pioggia e suona pezzi dei Camera Obscura. Nuvole che invitano a vestire grigio chiaro e lettore Mp3 che invoca l'assistenza. E' Lunedi' mattina. Il mondo occupato è stato svegliato dalle sveglie mentre io sono stato svegliato dalle sveglie degli occupati. Mio padre che, come un militare modello, si rade alle 6.30 e operai che montano e smontano impalcature intorno ai condomini di via Giordano. Una nuova settimana ha inizio. Il telefono ricomincia a squillare in simultanea con una centrifuga impazzita. Troppi rumori.  Sono pronto a gonfiare le ruote della grigia bici e a bagnarmi in direzione ferramenta. Colla vinilica e rullo, cuffie ad alto volume e French Navy per inseguire un sogno parigino. Vado, mi bagno e torno.
Per strada i lampioni sono accesi; hanno confuso una scura mattinata con un luminoso tardo pomeriggio. Alla cassa un conto di troppi centesimi mi ricorda che dovrei risparmiare in vista dell'inverno. Le scarpe sono bucate e l'acqua di una pozzanghera si è fatta strada nel mio calzino. E' ora della retromarcia. Lucky aspetta che la pioggia gli conceda due minuti. Attendero' con lui.

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