26 dicembre 2011

Alla scoperta di Babbo Natale


La mia assoluta incapacità di mimesi,  già evidenziata in età fanciullesca a nascondino, ha raggiunto livelli paradossali la notte del 24 Dicembre 2011. Sapevo che calarmi nei panni di Babbo Natale non sarebbe stata un impresa facile sia per le 8 taglie di differenza, sia per le spiccate capacità intuitive dei moderni bambini. 
Quello che, tuttavia, non immaginavo era che sarei stato scoperto da tutti i fanciulli, anche quelli di piu' tenera età.
Cambio occhiali, cuscini di pancia, sopraccigli cotonati, doppia barba e abito di panno lencio. 
Per impedire che mi riconoscessero, inoltre, ho indossato una lunghissima sciarpa bianco berlusconi. 
Scese le scale ed indossati i rossi guanti ho citofonato. 
Tra me e i bimbi un centinaio di pacchi regalo, testimonial della crisi  del nuovo millenio, acclamata ma mai sofferta.
Li raccolgo e li spingo all'interno della casa. La piccolissima Alessia inizia a piangere, dandomi fiducia e confortando il travestimento. Gli altri sono felici, ridono e chiedono foto con Babbo Natale. Finita la distribuzione li abbandono.
Torno a casa e mi rivesto. 
Sono felice per aver regalato un sogno ai bambini. Ma il sogno diventa presto un incubo. Risalgo per un attimo per prendere un panino e lasciare le chiavi. I bambini mi osservano e dal piu' piccolo al piu' grande esclamano, uno alla volta: 
- Alessandro, 4 anni, :"Eri tu Babbo Natale!";
- Michele, 8 anni, "Perchè hai le stesse scarpe di Babbo Natale?",
- Annalisa, 9 anni, "Tu eri un elfo, Babbo Natale vero è piu' grande".
- Nonna Maria, 93 anni, "Mancia mo, ca ti mu fatto li panini apposta pi te".
Ho fallito, ma non del tutto. La fantasia e la tecnologia sono dalla mia parte. Invento una storia. Babbo Natale mentre arrivava a casa ha perso le scarpe e me le ha chieste in prestito. Io le ho cedute, promettendo che non avrei detto niente a nessuno. L'attesa della riconsegna ha causato il mio ritardo, ma è stata ricambiata da una foto che vede stretti in un abbraccio me e il me scandivano. Solo uno scatto puo' mettere a tacere le dicerie dei bimbi. Non possono esistere 2 cugini Giorgio. 
Solo Photoshop ed il mio pessimo uso della grafica mi possono salvare.
In basso il disastroso risultato. Al prossimo Natale.



2 commenti:

Miss Flavia ha detto...

Auguri George... una sciarpa bianco berlusconi.

Anonimo ha detto...

Grandioso!