01 gennaio 2012

Tranquillamente 2012


Un freschissimo sole mi spinge oltre il cartello che saluta la città. Mi lascio alle spalle tonnellate di pirotecnici rifiuti e campane di differenziata esplose, martiri già annunciati dei capodanni moderni. Dolori alla chiappa sinistra e fitte allo stomaco sono i ricordi più recenti del remoto 2011, salutato da poche ore a furor di pattini e vodka.  Cerco un po’ di tranquillità, ricercando un augurio da potermi inoltrare tra le pietre di un muretto  a secco. Se nel 2011 mi auguravo la semplicità (clicca qui) per il 2012 mi auguro la tranquillità. Il mio augurio è questo, di essere tranquillo. Mi auguro di continuare a farlo, di continuare a passeggiare per i piccoli e sterrati sentieri che mentre conducono alla città mi permettono di riflettere e di rilassarmi. Mi auguro di continuare ad avere uno spicchio di tempo per vedere il sole addormentarsi dietro alveari di case e mai alle spalle di splendidi alberi. Buon Anno.

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